Bio
Giuseppe Facchini, classe 1989, all'anagrafe vanta anche un secondo nome (che poi sarebbe il primo, in realtà) ma nessuno lo sa: Facchini Mauro Giuseppe. Ma tutti lo chiamano Giuseppe.
Fin da piccolo si lascia fortemente attrarre dalla fotografia benché nessuno in famiglia ne abbia mai avuto a che fare. Molta curiosità destava in lui, quel piccolo oggettino colorato dal peso insignificante che, di tanto in tanto, sua madre utilizzava per ricavarne momenti e ricordi su carta stampata.
Con l'avvento del digitale comincia ad avvertire una certa "necessità" nei confronti della fotografia. Non solo con le immagini ma anche nel girare video e inventare storie, sognando il cinema. Comincia a rendersi conto di quanto fosse e spontaneo per lui, scegliere i soggetti, le inquadrature, immaginare la luce e prevedere il momento da catturare. Ormai, quel mondo, lo aveva stregato.
Inizia così ad attrezzarsi, pian piano, e ad acquisire sempre più dimestichezza con quello strumento fotografico ormai indispensabile. L'amore per il computer e la tecnologia lo spingono sempre più a studiare e a formarsi in post-produzione, fotoritocco, elaborazione e montaggio video. I vari corsi frequentati gli fanno conoscere gente speciale, amatori, fotografi professionisti stimati e maestri che diventeranno poi fondamentali per la sua crescita professionale.
Con il passare del tempo, si rende conto sempre più che, qualunque cosa lui facesse o guardasse, la sua mente la elaborava fotograficamente: inquadratura, sfondo, soggetti, regola dei terzi, post-produzione, color grading e quant'altro.
Il quotidiano per lui diventa fotografia. Anche quando non imbraccia una macchina fotografica.
Senza alcun dubbio, la scelta di trasformare questa grande passione in un lavoro a tempo pieno, rientra tra le migliori mai prese. Una decisione mai rimpianta che ha dato e che continua a dare i suoi frutti.
Proprio quella passione che sta alla base di tutto e che funge da perno principale. Amore ed entusiasmo che lo spingono a privilegiare qualità, significato e bellezza piuttosto che dedicarsi principalmente a dinamiche commerciali e venalità fini a se stesse.